26 marzo 2008

NON VOTO


Testo da scrivere o da allegare al verbale di sezione:

Nella scheda consegnatami per l'elezione della Camera dei Deputati sono presenti simboli che, a norma dell'articolo 92, secondo comma della Costituzione e articolo 14-bis, comma 3 ultimo periodo del D.P.R. 30 marzo 1957, n 361 e successive modifiche, non avrebbero dovuto essere ammessi.
I simboli, riportando in maniera esplicita l'indicazione "Berlusconi Presidente" e "Veltroni Presidente", si pongono in netto contrasto con l'impianto costituzionale vigente che non prevede l'elezione diretta del Presidente del Consiglio, ma che, anzi, affida alle prerogative del Presidente della Repubblica l'individuazione del Capo del Governo.
Essendo per altro da escludere che la previsione contenuta nell'art. 14-bis, comma 3, in ordine all'indicazione del Capo unico del partito o della coalizione che si candida per governare, possa derogare alle prerogative suddette, l'ammissione di detti simboli è tale da configurare una grave violazione del corretto e libero esercizio del diritto di voto da parte degli elettori.
E' sin troppo evidente come l'elettore non sia libero di esprimere un voto per un partito o per una coalizione che non sia anche un voto, artificiosamente e incostituzionalmente estorto, d'investitura diretta del Presidente del Consiglio. Rendendosi per altro complice, così facendo, dell'espropriazione delle prerogative costituzionali poste in capo al Presidente della Repubblica.

Per tali gravi violazioni mi vedo quindi costretto alla restituzione al Presidente di sezione della scheda per l'elezione della Camera dei Deputati e, per analoghe ragioni, della scheda per l'elezione del Senato della Repubblica, senza che queste possano essere considerate valide ai fini del voto. Altresì, invito tutti gli organi competenti ad esaminare la questione e, nel caso ne verificassero la fondatezza, ad agire di conseguenza non proclamando validi i risultati della consultazione elettorale.

(vedi post www.beppegrillo.it 21.3.2008)

20 marzo 2008

DIRITTO AL NON VOTO

Pochi lo sanno, ma la legge prevede la possibilità di rifiutarsi di votare e metterlo a verbale. Quando si va al seggio e dopo che le schede sono vidimate si dichiara che ci si rifiuta di votare e si vuole che sia messo a verbale. Le schede di rifiuto sono CONTATE e sono VALIDE, contrariamente alle schede nulle o bianche o all'astensione dal voto. Nessun mass-media ne parla, sembra che i giochi siano già fatti, e probabilmente molti andranno a votare il 'meno peggio'. Nel caso le schede di rifiuto arrivassero a un numero molto elevato (cosa mai successa nelle elezioni italiane) ci sarebbe qualche problema nell'assegnare i seggi vuoti e i mass-media sarebbero obbligati a parlarne. L'astensionismo passivo non fa percentuale di media votanti e riguardo alle elezioni legislative il nostro sistema di attribuzione non prevede nessun quorum di partecipazione. Quindi, se per assurdo nella consultazione elettorale votassero tre persone, ciò che uscirebbe dalle urne sarebbe considerata valida espressione della volontà popolare e si procederebbe quindi all'attribuzione dei seggi in base allo scrutinio di tre schede. Altresì le schede bianche e nulle, fanno sì percentuale votante, ma sono ripartite, dopo la verifica in sede di collegio di garanzia che ne attesti le caratteristiche di bianche o nulle, in un unico cumulo da ripartire nel cosiddetto premio di maggioranza... (per assurdo sempre votando bianca o nulla se alle prossime elezioni vincesse Berlusconi le suddette schede andrebbero attribuite nel premio di Forza Italia). Esiste, però un
METODO DI ASTENSIONE
che garantisce di essere percentuale votante (quindi non delegante) ma consente di non far attribuire il proprio non-voto al partito di maggioranza. E', infatti, facoltà dell'elettore recarsi al seggio e una volta fatto vidimare il certificato elettorale,

AVVALERSI DEL DIRITTO DI RIFIUTARE LA SCHEDA

assicurandosi di far mettere a verbale tale opzione; è possibile inoltre
ALLEGARE IN CALCE AL VERBALE, UNA BREVE DICHIARAZIONE IN CUI, SE VUOLE, L'ELETTORE HA IL DIRITTO DI ESPRIMERE LE MOTIVAZIONI DEL SUO RIFIUTO
(es. Nessuno degli schieramenti qui riportati mi rappresenta)

 
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